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Mammiferi


Mammiferi

I mammiferi sono una delle cinque classi dei vertebrati. Comprendono: cani, gatti, cavalli, mucche (domestici), tigri siberiane, elefanti, leoni, ippopotami, delfini, balene, canguri (selvatici) eccetera.
Quasi tutti sono vivipari perché il cucciolo si sviluppa nel corpo materno (ne fanno eccezione i monotremi).
Essi sono i più noti, conosciuti e studiati. Uno dei numerosi motivi è perché noi ne facciamo parte o perché sono molto vicini a noi, se pensiamo a cani, gatti oppure ai cavalli, mucche, capre, pecore, ecc…
Per respirare usano i polmoni, per questo quando sono sott’acqua, hanno tempi limitati.

Sono noti per il loro pelo presente in quasi qualsiasi specie, persino nei mammiferi marini.
Esso serve per:
-innanzitutto per regolare l’omeotermia cioè di far rimanere costante il calore corporeo.
-confondersi con l’ambiente circostante per catturare le prede o per nascondersi, alcuni mammiferi cambiano il loro pelo perché il colore si mimetizzi con il terreno adiacente (come le lepri).
-determinare il sesso dell’animale.
-proteggere alcuni organi sensibili a corpi estranei.
-proteggersi dai predatori mutandosi in pungiglioni.
-in molti mammiferi sono collegati a fibre nervose e usati come organi tattili (sotto forma di vibrisse).

I mammiferi sono spesso suddivisi in tre gruppi a seconda di come si riproducono:
- Monotremi:O mammiferi ovipari. Depongono le uova e poi i nati saranno allattati. Sono i meno numerosi.
- Marsupiali: I piccoli crescono in un marsupio.
- Placentati: I cuccioli si sviluppano nell’utero e ricevono nutrimento. Sono i più abbondanti.
Possiedono un palato secondario che gli permette di masticare il cibo e nello stesso omento di respirare.

Temperatura corporea

I mammiferi sono molto adattabili, infatti, si possono trovare quasi in qualsiasi habitat del mondo anche nelle zone più fredde, come ai poli, oppure nelle aree più calde, come nei deserti, grazie a una loro caratteristica: il sangue caldo. Più precisamente è detto che i mammiferi sono endotermi e omeotermi, ciò significa che sono capaci di generare e mantenere il calore nel proprio corpo (tra i 35° - 40°C) nonostante il clima esterno.

Riproduzione

La riproduzione avviene sessualmente, con un individuo maschile e un individuo femminile.
I mammiferi sono gli unici animali ad allattare i propri piccoli ed è un vantaggio per i cuccioli perché non servono molte fatiche per nutrirsi ma dall’altra parte la madre deve mangiare più del solito per produrre il latte. Le proli sono allattate attraverso i capezzoli, presenti nelle mammelle, e possono avere forme dimensioni numero e posizioni diverse a seconda della specie.


Il latte è prodotto dalle ghiandole mammarie, che si trova nella femmina, e da esse prende nome la classe dei mammiferi. Le mamme nutriscono abitualmente solo la loro prole ad eccezione delle balie.
Partoriscono i cuccioli vivi (tranne nel caso dei monotremi).
Alcuni maschi, per conquistare la femmina, combattono tra loro e il più forte sarà vincitore.
In molti casi i mammiferi si riuniscono in un preciso luogo in un certo periodo dell’anno.

Un po’ di storia

I primi mammiferi si furono evoluti circa 195 milioni di anni fa ed erano simili a toporagni, non più lunghi di pochi centimetri, che si nutrivano d'insetti e di uova di dinosauri. Invece oggi le forme sono molto varie, infatti, ne esistono alcuni non più grandi del nostro pollice e altri che pesano più di 1700 uomini messi insieme (è il caso della balenottera azzurra).

Oggi sono gli unici animali in grado di masticare il cibo, perché si sono evoluti dagli antichi rettili, i dinosauri, ma rispetto a loro hanno un unico osso mandibolare, potenti muscoli masticatori e denti idonei.
I rettili preistorici: la mandibola si può muovere esclusivamente dall’alto verso il basso.
I mammiferi moderni: i muscoli concedono alla mandibola di muoversi dall’alto verso il basso e anche da destra verso sinistra.
I dinosauri si estinsero all’incirca sessantacinque milioni di anni fa. In quel periodo i mammiferi subirono grandi variazioni. Si moltiplicarono in molteplici specie. Alcuni di questi scomparvero invece altri resistettero fino a oggi.


Era Mesozoica

Triassico: Compaiono i primi rettili e mammiferi. (da c. 250 a c. 180 milioni di anni fa)
Giurassico: I dinosauri sono i dominatori del mondo sia come enormi erbivori oppure dagli spietati carnivori. Per ora i mammiferi sono degli insettivori minuti, cacciano di notte mentre i dinosauri erano inattivi, forse per le notti gelide, che probabilmente deponevano uova come i monotremi. (142 milioni di anni fa) 

Cretaceo o Cretacico: I dinosauri si moltiplicano in diverse categorie. I mammiferi rimangono cacciatori notturni ma forse compaiono i primi gruppi di marsupiali e placentati. (65 milioni da anni fa)

Terziario o Cenozoico: I mammiferi si evolvono celermente. Circa 40 milioni di anni fa si fondarono gran parte dei gruppi presenti ai giorni nostri (1,8 milioni di anni fa)
Era Cenozoica
Quaternario o Neozoico: Le serie di Ere Glaciali modificano la consuetudine dei mammiferi. La comparsa degli uomini combacia con l’estinzione di alcuni di questi.

Mammiferi strani

Molti non sanno che i delfini e le balene sono mammiferi, non pesci. Questo perché vivono nel mare come essi.
Un altro esempio sono i pipistrelli, anch’essi mammiferi, che si pensa siano uccelli per le loro ali.


Curiosità

- I topi marsupiali (Sminthopsis macroura) hanno il record per la minor gestazione infatti è dai 10 ai 11 giorni!!!
- Il più numeroso gruppo di mammiferi sono i pipistrelli. Ne esistono circa 960specie!!!
- Solo il 3% dei mammiferi partecipa alla cura dei piccoli sia il maschio che la femmina!!!


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